All’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli attivato il Drive-in per l’esecuzione dei tamponi molecolari per il Virus SARS-COV-2

All’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli attivato il Drive-in per l’esecuzione dei tamponi molecolari per il Virus SARS-COV-2

Da giorno 9 Dicembre 2020, presso l’Ospedale Buccheri La Ferla
Fatebenefratelli, sarà attivo il servizio di drive in per l’esecuzione dei tamponi
molecolari per il virus SARS-CoV-2.
E’ organizzato secondo il modello «drive-through», senza scendere dall’auto.
L’esame verrà eseguito dal finestrino.
Il servizio sarà erogato in solvenza (a pagamento) e il costo dell’esame sarà di
52,50 Euro.
Il drive in è stato realizzato in un parcheggio di proprietà dell’Ente, sito in
via Anna Buccheri La Ferla 2 B (alle spalle dell’Ospedale, traversa di Viale dei
Picciotti). Sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 14,30 alle ore 17,30. E’
necessaria la prenotazione che può essere effettuata esclusivamente online sul
sito dell’Ospedale: www.ospedalebuccherilaferla.it
Anche il pagamento dell’esame deve essere effettuato esclusivamente
online, dopo la prenotazione. Non occorre l’impegnativa del medico di medicina
generale. Le prenotazioni sono attive a partire da oggi 4 dicembre 2020.
Il referto sarà consegnato entro 24-48 ore e sarà visualizzabile online sul
portale dell’Ospedale, utilizzando le credenziali che verranno consegnate dopo
l’esecuzione del tampone.
Per snellire le procedure ed evitare inutili code e sovraffollamenti, si chiede
alla popolazione di arrivare al drive in 15 minuti prima dell’orario di prenotazione,
portando con sé la modulistica compilata e firmata disponibile sul sito dell’Ospedale:
modulo privacy e modulo triage COVID, oltre che a un documento di identità.
Commenta il Superiore dell’Ospedale, fra Alberto Angeletti: “il nuovo servizio
che abbiamo attivato si andrà ad aggiungere agli altri presenti sul territorio per
soddisfare le tante richieste che giornalmente pervengono dalla popolazione e
consentirà di arrivare a processare un maggior numero di tamponi a settimana, così
da soddisfare le necessità epidemiologiche attuali”.