La cardiologia interventistica dell’ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli arricchisce la propria offerta con un nuovo progetto, quello riguardante l’elettrofisiologia che va ad implementare il servizio di cardiostimolazione già attivo in Ospedale da trent’anni circa. La nuova attività afferisce all’unità operativa complessa di cardiologia diretta dal dott. Luigi Americo. L’equipe medica è composta dal dott. Giovanni D’Alfonso (responsabile) e dal dott. Davide Salvatore Di Modica. Inoltre, è stata avviata una proficua collaborazione con il dott. Gabriele Giannola, dell’ospedale G. Giglio di Cefalù, con esperienza decennale nel trattamento di tali problematiche.
La cardiostimolazione e l’elettrofisiologia cardiaca, si occupano della prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi del ritmo cardiaco. Le aritmie sono alterazioni della normale frequenza o regolarità del battito cardiaco, ovvero della sequenza fisiologica di conduzione dell’impulso elettrico cardiaco. Diversi meccanismi sono alla base delle aritmie. La genesi può essere ereditaria (anomalie genetiche) o collegata ad altre patologie cardiovascolari come l’ipertensione, alterazioni delle valvole cardiache, malattia coronarica o alterazioni della contrazione del muscolo cardiaco. La necessità di un trattamento dipende in larga misura dal tipo di sintomatologia e dalla presenza di cardiopatie sottostanti.
Le aritmie si dividono in due grandi gruppi: le bradiaritmie, il “cuore va piano”, il trattamento si effettua mediante l’impianto di appositi stimolatori, noti come pacemaker; le tachiaritmie , il “cuore va veloce”, il trattamento varia dall’impianto di dispositivi in grado di emettere una scarica elettrica , noti come defibrillatori, alle più sofisticate ed innovative procedure di ablazione.
“Le procedure elettrofisiologiche si svolgono in due fasi – spiegano il dott. D’Alfonso e il dott. Di Modica – La prima riguarda lo «studio elettrofisiologico». Si effettua facendo avanzare tramite il sistema venoso fino al cuore, elettrocateteri che sono in grado di rilevare specifici segnali elettrici, consentendo la localizzazione dei circuiti alla genesi di tali aritmie. Nei casi in cui è particolarmente difficile identificare la sede del circuito anomalo, si effettuano delle rielaborazioni virtuali che rappresentano la fedele ricostruzione delle cavità cardiache con definizione ultramillimetrica. La seconda riguarda l’«ablazione». Consiste nell’eliminazione del tessuto cardiaco nel quale si genera l’aritmia mediante la “bruciatura” di tale area effettuata con l’applicazione di energia calda o in alcuni casi fredda”.
L’obiettivo del nuovo servizio attivato all’Ospedale Buccheri La Ferla è quello di aggiungersi ai pochissimi centri esistenti in Sicilia che effettuano tali procedure e aumentare l’offerta di salute a livello locale con competenze ultraspecialistiche, permettendo non solo una riduzione del fenomeno relativo all’emigrazione sanitaria ma anche limitare lo stress dei pazienti e la riduzione dei costi relativi alle spese mediche.
“L’apertura del laboratorio di elettrofisiologia – dichiara il direttore sanitario, dott. Santi Mauro Gioè – rappresenta l’ultimo tassello di una struttura che è sempre di più un punto di riferimento per la popolazione. Inoltre, consentirà ai nostri pazienti di poter evitare di spostarsi presso altre strutture specialistiche regionali e nazionali. Il nostro Centro andrà ad aggiungersi ai pochissimi presenti nella nostra Isola, a fronte dei numerosi centri presenti al centro e nord Italia, i quali in atto assorbono più del 90% della richiesta. Pertanto un’attenta programmazione e gestione di tale problematica potrebbe determinare una riduzione di questi dati a fronte di un’espansione locale delle risorse, comportando anche un importante ampliamento del bacino d’utenza dell’Ospedale”.