Un corso organizzato dall’unità operativa di Terapia del dolore dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli
Giorno 22 giugno 2019 presso la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile di Palermo (inizio ore 8,00), si svolgerà un Corso educazionale dal titolo “Modello Fibromialgia”, organizzato dalla responsabile dell’unità operativa semplice di Terapia del Dolore dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo, dott.ssa Monica Sapio. Si tratta della prima tappa di un grande progetto di formazione sulla sindrome fibromialgica in Sicilia. Il progetto realizzato dall’Ospedale Buccheri La Ferla è stato finanziato dall’Assessorato alla Salute Regione Sicilia e patrocinato dalla Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN). Prevede 8 corsi educazionali teorico-pratici nelle 9 province siciliane (CL ed EN saranno riunite in un unico corso).
La fibromialgia è un disturbo da dolore cronico diffuso e di affaticamento che colpisce sia i muscoli e le articolazioni che il tessuto molle o fibroso. Ne sono affetti dal 2% al 4% di italiani con una prevalenza del 90% nel sesso femminile (non esistono dati statistici specifici per la Sicilia). Non causa deformità delle strutture articolari e manca di alterazioni di laboratorio. La diagnosi dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce. I sintomi principali sono: dolore cronico muscolo-scheletrico, poliarticolare, vertebrale e toracico, astenia, disturbi del sonno, cefalea muscolo tensiva o emicranica, rigidità mattutina (specie al collo e spalle), parestesie, sensazione di gonfiore alle mani, disturbi cognitivi, difficoltà di concentrazione, alterazioni visive, colon e vescica irritabile, disturbi della sfera affettiva e dell’umore. Sebbene non sempre evidente in tutti i pazienti, sono molto comuni anche sintomi depressivi, esacerbati dalla sintomatologia fisica. In circa il 18% delle persone con fibromialgia si rileva la presenza di depressione maggiore, con un tasso di prevalenza nel corso della vita tra il 58% e il 69%. Le cause della sindrome al momento sono sconosciute sebbene molteplici fattori siano ragionevolmente coinvolti nella sua insorgenza e sviluppo: fattori biologici, genetici e ambientali.
Per i pazienti affetti da fibromialgia, dal gennaio del 2017 presso l’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli, sono attivi l’ambulatorio di Terapia del dolore in cui il paziente viene preso in carico e poi trattato sia dal terapista del dolore che dallo psicologo e l’ambulatorio di riabilitazione. Inoltre, sempre da quella data, l’Associazione AISF (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) ONLUS, all’interno della Struttura sanitaria ha attivato uno sportello di assistenza e orientamento per i pazienti affetti dalla malattia, in cui vengono fornite informazioni per conoscerla e gestirla al meglio.
Dal momento che molti dei trattamenti medico-farmacologici risultano inefficaci, spesso per una non corretta e tempestiva diagnosi, i pazienti affetti da fibromialgia sperimentano sentimenti di disperazione ed impotenza, aggravando ulteriormente la sintomatologia depressiva. Il trattamento della fibromialgia è realizzato con terapie multimodali: informazione, psicoeducazione dei pazienti, terapie non farmacologiche, terapie farmacologiche.
Il farmaco che si è dimostrato maggiormente efficace nel trattamento della sindrome fibromialgica è la cannabis terapeutica. “Si tratta di un progetto educazionale di ampio respiro che si svolgerà in otto tappe in tutte le province siciliane rivolto ai Medici di Medicina Generali e ai Medici specialisti interessati, agli Psicologi e ai Fisioterapisti, – dichiara la dott.ssa Monica Sapio – Lo scopo è quello di colmare il gup culturale e di attenzione verso questa patologia ancora non riconosciuta e non accettata come entità nosologica da molti medici. Verrà proposto un modello di piano diagnostico e terapeutico su cui l’Assessorato alla Salute Regione Sicilia sta lavorando attraverso un gruppo di esperti del quale sono una componente”.
Il corso consentirà agli specialisti di implementare le conoscenze di base e della metodologia necessaria per fare una diagnosi di fibromialgia e prendere in carico il paziente affetto da tale patologia. Tra gli strumenti suggeriti, si darà spazio anche alla Medicina Narrativa, per il miglioramento della relazione tra il medico ed il paziente, necessario al fine di ottimizzare l’aderenza da parte del paziente al piano di terapia.
Corso gratuito accreditato ECM (9,5 crediti) è riservato a 40 Medici delle seguenti discipline: Medicina Generale, Reumatologia, Anestesia e Terapia del dolore, Fisiatria, Neurologia, Psichiatria, Medicina legale, Ginecologia, Pediatria e 10 posti riservati a Psicologi, Psicoterapeuti, Fisioterapisti ed Infermieri. Il corso nelle altre province siciliane si terrà: il 29 giugno a Catania, il 28 settembre a Messina, il 5 ottobre a Trapani, il 26 ottobre a Siracusa, il 9 novembre a Ragusa, il 23 novembre ad Agrigento, il 14 dicembre a San Cataldo.
CONCERTI ALL’OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FATEBENEFRATELLI
La musica in ospedale. Domenica 14 Aprile 2019, alle ore 18,00 nell’aula polifunzionale dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebnefratelli, con ingresso libero e aperto a tutti, avrà luogo il primo concerto musicale del “Eba Trio”, frutto di una collaborazione prevista da un protocollo d’intesa firmato dal Presidente della Provincia Religiosa dei Fatebenefratelli, fra Gerardo D’Auria con il Presidente del Conservatorio “Alessandro Scarlatti di Palermo”, Gandolfo Librizzi.
“Con la stipula del protocollo d’intesa – dichiara fra Alberto Angeletti, il Superiore dell’Ospedale – si intende contribuire ed umanizzare sempre di più l’ambiente ospedaliero con l’obiettivo di creare un clima emotivo e psicologico il più possibile favorevole alla cura dei pazienti, fondamentale per assicurare un’alta qualità dell’accoglienza e della permanenza in ospedale anche per le famiglie degli ammalati. L’occasione di fruire di momenti di svago in un contesto di monotonia o di sofferenza ha certamente delle ricadute positive sul piano emotivo dei pazienti in quanto, sentirsi destinatari di un’attenzione particolare che va oltre la cura della malattia produce effetti positivi sullo stato di salute psico-fisica dei degenti che attraverso la musica vengono distratti, anche se temporaneamente.”
L’intesa tra le due Istituzioni comporta una collaborazione stabile. Le attività programmate prevedono un evento musicale mensile che avrà luogo nell’aula polifunzionale dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli. Oltre il primo concerto di giorno 14 aprile sono previsti altri due appuntamenti dopo la prima data: il 12 maggio con il “Quartetto Tetra Kordes” alle ore 18,00 e il 16 Giugno con l’”Ensemble de Trombe” alle ore 18,00.
“Eba Trio” è un nuovo progetto musicale che vede protagonisti tre giovani appassionati di jazz sostenuti dal lavoro del maestro Fabio Crescente. Il gruppo è formato da Edoardo Donato al sassofono, studente del conservatorio “Scontrino di Trpani”, Arabella Rustico al contrabbasso e basso elettrico e da Bruno Crescente alla chitarra, entrambi studenti presso il Conservatorio “A.Scarlatti di Palermo”.
Giorno 06 Aprile 2019 presso l’Ordine dei Medici di Palermo a Villa Magnisi, via Rosario di Partanna 22 a partire dalle ore 9 fino alle ore 19,30 si terrà un congresso dal titolo: “Vaccinazioni: un futuro di salute”, organizzato e dall’Assessorato alla Salute Regione Sicilia e dall’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli. Presidenti del Congresso, la dott.ssa Maria Letizia Di Liberti e il dott. Mario Palermo dell’Assessorato alla salute, responsabile scientifico la dott.ssa Maria Rosa D’Anna, direttore del dipartimento materno infantile del nosocomio di via Messina Marine.
Le vaccinazioni sono tra gli interventi preventivi più efficaci a disposizione della sanità pubblica, grazie alle quali è possibile prevenire in modo efficace e sicuro malattie gravi o che possono causare importanti complicanze, sequele invalidanti e morte. Durante il congresso ampio spazio verrà dato alle vaccinazioni effettuate in età fertile ed in gravidanza per sfatare pregiudizi e false credenze. Il Ministero della Salute, in linea con le raccomandazioni dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, ha recentemente emesso le raccomandazioni riguardanti il calendario delle vaccinazioni da effettuarsi durante tale fase della vita. Purtroppo in ambito ostetrico/ginecologico la scarsa conoscenza per quanto riguarda appropriatezza, sicurezza, rischi e benefici della somministrazione dei vaccini appare costituire fattore limitante alla vaccinazione. In data 7 Agosto 2018, la circolare ministeriale “Vaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza” ha ribadito «l’importanza delle vaccinazioni come strumento di promozione della salute della donna in età fertile,in previsione e durante la gravidanza, proteggendo se stessa e il nascituro da alcune specifiche patologie infettive» .
L’obiettivo della giornata di divulgazione e sensibilizzazione è quello di presentare gli attuali aggiornamenti
riguardo le vaccinazioni in ambito perinatale e raccomandare a tutti gli ostetrici di controllare routinariamente lo stato delle loro pazienti in gravidanza,dal momento che non vi sono evidenze di rischi per la donna, o complicanze ostetriche e/o perinatali; nè effetti avversi per il feto e per il neonato, che, al contrario, risulterà protetto grazie al passaggio transplacentare delle Immunoglobuline materne in epoca prenatale (immnizzazione passiva).
E’ auspicabile una maggiore sensibilizzazione e formazione tra gli operatori sanitari circa le raccomandazioni da fornire alle gestanti, nonché una facilità di accesso da parte delle donne a ricevere le vaccinazioni. Obiettivo comune a sanitari e donne in attesa è “proteggere” affinché infezioni prevenibili non siano più causa di “ near miss” o di aumentata mortalità e morbilità.
In particolare la vaccinazione antinfluenzale è fondamentale per ridurre la morbilità fetale incluse le anomalie
congenite, l’aborto spontaneo, il parto prematuro e il basso peso alla nascita. Il vaccino contro la pertosse nei primi mesi di vita offre una protezione diretta alla gestante, riduce la trasmissione materno fetale delle infezioni e fornisce immunità passiva al neonato prima attraverso il passaggio transplacentare degli anticorpi e poi attraverso il latte materno. La vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV) si è dimostrata un’arma efficace per la prevenzione delle lesioni precancerose e cancerose della cervice uterina, dell’ano, della vagina, dell’orofaringe e del pene. Dal 2017, al vaccino bivalente e quadrivalente, si è aggiunto il vaccino quello nona-valente che assicura la protezione contro altri cinque sierotipi capaci di indurre il cancro.
La giornata si aprirà con due importanti interventi: il primo a cura del dott. F. Maraglino, Direttore dell’ufficio
di Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale del Ministero della Salute e il secondo a cura del Dott. F. D’Ancona, Project Leader del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità.
Durante i lavori, alla tavola rotonda tra gli altri parteciperanno rappresentanti del mondo giornalistico, di
cittadinanza attiva e dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia.
Giorno 30 Marzo 2019 presso l’Aula Polifunzionale dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli, via Messina Marine, 197 a partire dalle ore 9 fino alle ore 17 si terrà un congresso dal titolo: “Terapia infiltrativa, ripartiva e conservativa dell’osteoartrosi del ginocchio “, organizzato dalle Direzioni dell’Ospedale, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Regione Siciliana. I lavori saranno aperti dal Sindaco di Palermo, prof. Leoluca Orlando, dal consigliere comunale Sandro Terrani e dal Superiore dell’Ospedale, fra Alberto Angeletti.
Con l’invecchiamento della popolazione mondiale, la prevalenza delle malattie legate all’età è in costante aumento, in particolare l’artrosi, la forma più comune di malattia articolare. In Italia, circa il 56% delle persone di età superiore a 65 anni soffrono di sintomi associati all’osteoartrosi delle ginocchia che è una patologia eterogenea con sintomi e progressioni variabili. Inoltre, il massiccio coinvolgimento nell’attività sportiva dell’intera popolazione, dai giovani agli anziani, ha causato un aumento della patologia. Infatti, nonostante gli aspetti positivi di questo stile di vita, ci sono alcuni problemi medici: in particolare, le lesioni della cartilagine stanno diventando una delle sfide più importanti sia per i ricercatori che per i medici.
Se da un lato la sostituzione dell’articolazione con una protesi parziale o totale può essere la soluzione ad una limitazione funzionale grave e invalidante, la possibilità di trattare efficacemente la sintomatologia dolorosa mediante adeguate terapie farmacologiche e/o fisioterapiche coadiuvate da infiltrazioni articolari potrebbe permettere un minor ricorso alla chirurgia protesica. Tra i metodi efficaci di trattamento la viscoscupplementazione, terapia intraarticolare con acido ialuronico, sta guadagnando più importanza. Grazie a queste infiltrazioni è possibile ristabilire la normale quantità di acido ialuronico nel ginocchio artrosico migliorando il movimento e la funzionalità all’articolazione.
“La lesione traumatica rappresenta un’alterazione dello stato anatomico e funzionale dell’organismo prodotto dal trauma – spiega uno dei relatori del congresso, il dott. Salvatore Terrani, neurobiologo e ricercatore, fondatore della società “The wave research e development” – L’acido ialuronico è una sostanza presente nel fluido sinoviale delle articolazioni, svolge la funzione di lubrificante e protegge la cartilagine grazie alla sua viscosità. Le infiltrazioni di acido ialuronico ad alto peso molecolare contribuiscono a stabilizzare la funzione articolare, a svolgere una azione antinfiammatoria e antidolorifica e risultano un efficace rimedio per il ripristino fisiologico del fluido sinoviale dell’articolazione del ginocchio”.
La terapia infiltrativa conservativa è di solito più efficace di altre terapie in quanto tratta il danno direttamente in loco, non produce gli effetti collaterali causati da prolungate assunzioni di farmaci orali e intramuscolari, sono una prassi mini-invasiva senza ospedalizzazione.
“A breve – dichiara il dott. Gianluigi Paterna, direttore amministrativo dell’Ospedale Buccheri La Ferla – attiveremo un ambulatorio di infiltrazione intrarticolare con funzione ripartiva di acido ialuronico che integrerà l’attività già svolta negli altri ambulatori presenti in ospedale: l’ortopedia, la terapia del dolore e la fisiatria. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai pazienti un’assistenza sempre più completa, qualificata e all’avanguardia”.
All’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli, diretta dal dott. Cosimo Callari, è stato conferito un importante riconoscimento dalla SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche) quale Centro Accreditato per la cura dell’obesità. Il riconoscimento della Società nell’ambito della chirurgia bariatrica viene assegnato solo a centri che rispettano precisi criteri di selezione dei pazienti, dispongono di terapia intensiva all’interno della struttura, esecuzione di almeno quattro procedure chirurgiche, una casistica operatoria di oltre cinquanta procedure chirurgiche annue e una dimostrata esperienza nei casi più complessi di re-intervento, casistica operata dal centro interamente registrata nel registro nazionale SICOB, follow-up dei pazienti regolarmente registrato nel registro nazionale SICOB.
Negli ultimi dodici mesi all’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebnefratelli sono stati eseguiti oltre 80 interventi di chirurgia bariatrica e 16 di chirurgia post bariatrica, su pazienti provenienti da tutto il territorio nazionale.
In Italia, gli obesi sono circa 6.000.000, il 10% della popolazione. Un numero elevato, che ci pone tra le nazioni con il maggior numero di persone che supera di almeno il 40% il proprio peso ideale. Un obeso, ha un’aspettativa di vita inferiore di 10 anni rispetto a quella di un coetaneo con peso normale. L’obesità è considerata un importante fattore di rischio per l’insorgenza di gravi patologie: diabete mellito di tipo 2, ipertensione arteriosa, infarto del miocardio, insufficienza respiratoria, cancro al pancreas, al colon e al seno, ipercolesterolemia, vasculopatie, malattie articolari, ictus, problemi epatici ed insufficienza renale, problemi della sessualità e limitazioni gravissime nei movimenti.
«Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – dichiara il dott. Cosimo Calari – che premia l’esperienza maturata in questo tipo di chirurgia. Il nostro Centro dispone di un team di professionisti: psicologo, dietista, anestesista, chirurgo in grado di offrire una qualificata chirurgia bariatrica con diversi tipi di interventi: sleeve gastrectomy, bypass gastrico, mini gastric bypass, re-do surgery. Il gruppo multidisciplinare affronta insieme il percorso preoperatorio, la degenza e il follow-up. Inoltre, all’interno dell’Ospedale sono attive altre specialità di eccellenza irrinunciabili per trattare in piena sicurezza questa patologia: terapia intensiva, radiologia, endoscopia, chirurgia plastica ricostruttiva, fisiatria. Tutti gli interventi vengono eseguiti in anestesia generale e con tecnica laparoscopica, mini-invasiva, e pertanto, meglio tollerati, con una più veloce ripresa e con una dimissione in tempi più rapidi. La scelta di quale intervento adottare è il risultato del confronto tra l’opinione del team del centro obesità e quella del malato».
IL 18 NOVEMBRE AL CENTRO COMMERCIALE FORUM SCREENING GRATUITO ORGANIZZATO DALL’OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FATEBENEFRATELLI
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete celebrata il 14 novembre il cui tema è stato “famiglia e diabete”, l’ambulatorio di diabetologia dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli, diretto dal dott. Mario Rizzo giorno 18 Novembre 2018 a partire dalle ore 9,30 e fino alle ore 13,00 presso il Centro Commerciale Forum di Palermo effettuerà screening diabetologici gratuiti. L’iniziativa è volta a promuovere la conoscenza della malattia e la diagnosi precoce. I medici diabetologi e infermieri dell’ Ospedale Buccheri La Ferla saranno a disposizione della popolazione. Effettueranno i seguenti esami: controllo della glicemia capillare, della pressione arteriosa, peso corporeo e circonferenza vita. Verrà divulgato anche materiale informativo.
Con questa iniziativa si vuole aumentare la consapevolezza dell’impatto che il diabete ha sulla famiglia e sostenere la rete delle persone colpite e promuovere, allo stesso tempo, il ruolo della famiglia nella gestione, cura, prevenzione e educazione del diabete.
“Abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare a questa Giornata di promozione – spiega fra Alberto Angeletti il Superiore dell’Ospedale – per contribuire a diffondere la cultura della prevenzione, dell’informazione e incoraggiare la popolazione a mantenere uno stile di vita salutare. E’ importante prevenire la malattia”.
Nel mondo, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono 422 milioni circa le persone affette da questa patologia. In Italia ne sono colpite quasi 5 milioni. La malattia provoca, in molti casi, una scadente qualità della vita e forti ripercussioni sociali. Accanto ai casi noti di diabete, secondo stime recenti i casi di diabete non conosciuto sono il 20-30%del totale (circa due milione di italiani). Si ritiene, infatti, che ogni 3 diabetici vi sia un soggetto che ha già sviluppato la malattia, ma non ne è a conoscenza, e che per ogni paziente con diabete noto vi sia un individuo che è ad alto rischio di svilupparlo.
“Il diabete – spiega il dott. Mario Rizzo – non deve essere sottovalutato. Scoprirlo precocemente è fondamentale anche per contrastare in modo efficace le complicanze della malattia. Da inizio anno ad oggi nel nostro ambulatorio abbiamo preso in carico oltre 4 mila persone. Chi scopre per tempo di essere predisposto e cambia stili di vita può evitare l’insorgere della patologia”.